Siete alla ricerca di cibi con elevante proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e reidratanti? Allora non potete far mancare sulla vostra tavola ciliegie e fagiolini, io ne vado ghiotta da sempre. Le ciliegie mi piace raccoglierle dalla pianta e mangiarle – per fortuna nel mio paese di origine, nella campagna ciociara, mio nonno ha piantato molti ciliegi – mentre i fagiolini li mangio in tutti i modi, con ogni condimento possibile.
Proprietà delle ciliegie
“Le ciliegie hanno un basso indice glicemico, il che le rende adatte anche a chi ha problemi di diabete, poi possiedono un elevato potere saziante, grazie alla cospicua presenza di fibre solubili e sono un’ottima idea per spuntini spezzafame. Sono ricche di antiossidanti, in particolare vitamine C e A, ma contengono anche una miscela di flavonoidi, quali luteina, zeaxantina, cianidina e quercetina, che danno a questi piccoli frutti attività antinfiammatoria e rinforzante sul microcircolo e sui capillari, compresi quelli oculari. Inoltre, le ciliegie vantano molti sali minerali, soprattutto potassio, magnesio, sodio e fosforo e sono quindi reidratanti, particolarmente indicate per i primi caldi”, spiega Giovanna Geri, farmacista, nutrizionista e co-fondatrice della startup Vitamina.
Una piccola curiosità: i peduncoli delle ciliegie sono utilizzati in fitoterapia per le loro proprietà diuretiche e anti-cellulite, non buttateli nell’organico, ma utilizzateli!

Fagiolini
Tra le verdure di stagione di fine primavera e inizio estate, largo spazio a fagiolini e fave, preziosi per il loro valore nutritivo, anche se per quanto riguarda le fave ci sono alcuni problemi legati al consumo.
“I fagiolini vantano una riserva di fibre, sali minerali e vitamine; in particolare contengono potassio, calcio, fosforo, ferro e magnesio e sono un’ottima fonte di antiossidanti (luteina, zeaxantina, vitamina C) e vitamine del gruppo B (soprattutto acido folico). Il loro contenuto in potassio li rende nostri alleati nel controllo dell’equilibrio idro-salino e nel contrastare cellulite e ritenzione idrica”, commenta Geri.
Fave
Le fave sono ugualmente fonte di vitamine e sali minerali: contengono, infatti, potassio e magnesio ma anche rame e selenio e sono fonte di vitamina A. Non possono essere assolutamente mangiate da chi soffre di favismo a causa di alcune forti reazioni allergiche che scatenano in queste persone.

Carenze vitaminiche
Se ci troviamo in una situazione di carenza di vitamine quali sono i segnali che manda il nostro corpo?
“I campanelli d’allarme quando mancano questi preziosi nutrienti sono numerosi, ma i primi sono in genere a carico della pelle, disidratata, secca o seborroica, del sistema immunitario e di quello nervoso, con stanchezza, affaticamento fisico e mentale. L’approvvigionamento da fonti naturali come appunto la frutta e la verdura è sufficiente per la maggior parte delle persone in periodi ordinari e quando le porzioni di frutta e verdura giornaliere sono da 5 a 7. Se però ci uniamo uno stile di vita scorretto allora possono essere utili gli integratori, che devono essere assunti con la consapevolezza che non fanno miracoli ma piuttosto aiutano l’organismo a ricevere ciò di cui ha bisogno”, conclude Geri.
Ricordiamoci che non possiamo abusare degli integratori, personalmente li assumo solo sempre dietro consulto medico.