nido delle rondini

Nidi delle rondini, a Roma è stata firmata un’ordinanza che li protegge

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Una buona notizia per la tutela della biodiversità urbana arriva da Roma: l’amministrazione Capitolina ha firmato un’ordinanza con cui vieta di distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi delle rondini, così come dei balestrucci, dei rondoni e delle specie affini, in tutto il territorio della città fino al 30 novembre 2021.
In altre parole, i romani dovranno garantire la protezione dei nidi provvedendo alla loro tutela e protezione, anche nelle fasi iniziali della costruzione.

“Alcuni arrivano a distruggere il nidi perché sporcano e molte imprese edili non si fermano di fronte a un nido abitato. Sono tante le segnalazioni a riguardo. Questa ordinanza cittadina rafforza la tutela già prevista dalla legge n.157/1992 che vieta l’uccisione di nidiacei e individui adulti, nonché la distruzione di nidi e uova”, commenta Rita Corboli, delegata dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Roma.

Ordinanza per la tutela e la difesa delle rondini e delle specie affini

Nel caso si debbano realizzare degli interventi edilizi nel periodo coperto dall’ordinanza? Va inoltrata un’autorizzazione al Dipartimento Tutela ambientale, presentando insieme alla richiesta una relazione tecnica che riporti il numero dei nidi presenti e le modalità di salvaguardia che si pensa di adottare.

Nell’ordinanza si leggono anche una serie di accorgimenti tecnici per agevolare la costruzione dei nidi e non mettere in pericolo le rondini tra cui:

-l’uso di un intonaco rugoso;

-nel rifacimento dei tetti, le cavità delle tegole della prima fila e quelle di almeno due file nella parte superiore del tetto dovranno essere mantenute aperte;

-la verniciatura con calce mediante spruzzo per la disinfestazione delle stalle dovrà essere effettuata prima del periodo riproduttivo, che va da marzo a settembre;

-le strisce di carta incollanti, utilizzate da qualcuno per catturare insetti, dovranno essere circondate da una rete metallica per evitare che le rondini  vi restino incollate.

In caso di violazione dell’ordinanza “il responsabile dovrà provvedere a ripristinare il precedente stato dei luoghi, anche mediante l’installazione di nidi artificiali idonei. Invitiamo dunque a stare con gli occhi aperti e a segnalare le violazioni dell’ordinanza ai vigili urbani“, suggeriscono dall’Oipa.

Rondine al nido e non solo

Il nido di questi uccelli ha una forma a coppa ed è costruito sia dal maschio sia dalla la femmina della coppia, mescolando con il becco il fango a diversi materiali, per lo più di origine vegetale. L’interno è rivestito da uno strato di piume per accogliere i nuovi nati e tenerli al caldo.
Nei luoghi antropizzati la rondine nidifica soprattutto sotto le grondaie e spesso si vedono tanti nidi affiancati uno all’altro. Generalmente si hanno due nidiate per ogni stagione riproduttiva, una in  primavera e una in estate avanzata.

La femmina depone 4 o 5 uova e le cova per 11-20 giorni fino a quando non si schiudono per la nascita dei piccoli, che vengono alimentati da entrambi i genitori per una ventina di giorni. Nonostante siano prolifiche, il tasso di mortalità è molto alto, si stima che 6 rondini su 10 non superino il primo anno di vita e più di 4 adulti su 10 muoiono ogni anno.
Terminata la stagione della nidificazione riprendono il volo migratorio che le riporterà nel continente africano quando da noi l’inverno busserà alla porta.
Durante la bella stagione godiamoci le rondini che danzano in cielo!

Anna Simone

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