La coperta che vedete in foto è senza tempo, l’ho tra i miei ricordi da sempre. E’ un regalo di nonna Maria che sapeva lavorare a maglia trasformando gomitoli di lana in tutto ciò che serviva: sciarpe, maglioncini, cappelli, babbucce, vestitini e cappottini. Ma sapeva anche creare riciclando, come facevano tutte le nonne.
Così la mia coperta preferita ha insieme fili di lana colorata che prima erano altro, come vecchi maglioni o gonne. Si scucivano e con la lana ottenuta si facevano nuove cose.
Immagino la nonna che conservava vecchi capi, nell’attesa che aumentassero e potesse far altro, magari d’inverno vicino al caminetto accesso. A me rimane la bellezza di possedere una coperta dei ricordi dell’infanzia e sapere che in quel pezzo di lana sono contenute altre mille storie di ricordi.
Adesso preferiamo sbarazzarci dei vecchi capi che, a dirla tutta, raramente diventano vecchi. Se va bene li gettiamo nel cassonetto di scarpe e vestiti usati, altrimenti nell’indifferenziato perchè non abbiamo voglia di pensare a cos’altro potrebbero ancora servirci, siamo un p0′ pigri.
E poi non sappiamo lavorare a maglia. Per lo meno io non sono capace, ma vorrei imparare presto. Potrei iniziare con qualcosa di semplice come delle sciarpe … è diventato così difficile trovarne di lana al 100 per cento e a prezzi accessibili!
Anna Simone