Tagliere in legno, come pulirlo

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La scorsa settimana sono stata a una conferenza stampa sulla gastronomia nostrana e ho ricevuto in omaggio un tagliere di legno molto carino. A vederlo nuovo e immacolato quasi avevo timore a usarlo, ma poiché è nato con una funzione ben specifica ho messo da parte il tentennamento ho dato il via al tripudio dei tagliuzzamenti di pane, verdure e affettati.
Ecco i trucchetti ecologici per farlo vivere più a lungo.

tagliere

Al primo utilizzo è bene strofinare il tagliere con dell’olio di oliva, avendo l’accortezza di sciacquarlo subito dopo con dell’acqua tiepida e lasciarlo asciugare in posizione verticale fin quando non è andata via tutta l’umidità: operazione, quella dell’olio, che va ripetuta una volta al mese.
Con la stessa frequenza gli esperti di cucina raccomandano di pulirlo con del limone. La cosa più veloce è tagliare in due il limone, appunto, e strofinare entrambe le metà sulla superficie lignea così da disinfettare a fondo. Il tagliere va poi sciacquato con dell’acqua tiepida e lasciato asciugare per bene.

Infine, c’è anche qualcosa da non fare – regola che vale per tutti gli utensili dello stesso materiale – ovvero tener lontano il legno dalla lavastoviglie, per evitare che si impregni di detersivo. Eh lo so serve un po’ di fatica in più, tuttavia in queste circostanze è necessario lavare a mano, magari usando del detersivo per piatti biodegradabile (in piccole quantità) oppure una soluzione di aceto e acqua calda.

Lunga vita ai taglieri in legno, di certo più belli e più ecologici di quelli – tristi – in plastica.

Anna Simone

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