La mia amica Anna R. mi ha regalato una pianta di orchidea rosa: è questa della foto. Così da oggi ho una responsabilità in più perché non devo farla seccare per nessun motivo!
Non è affatto semplice dal momento che, sebbene mi consideri un’ambientalista, coltivo quasi esclusivamente piantine grasse che definirei magiche, infatti, hanno bisogno solo di luce e poca acqua…anche dimenticando di innaffiarle per un po’, rimangono in vita. Di episodi spiacevoli ce ne sono stati, ma si possono contare sulle dita di una mano. Mi è capitato, ad esempio, di avere dei problemi con le basse temperature che ne hanno fatto seccare qualcuna. Per ovviare ho rimediato con la soluzione più semplice: fare talee esclusivamente delle sopravvissute alle gelate notturne! L’inconveniente è avere delle piantine quasi tutte uguali, ma il grande vantaggio è quello di avere dei vasi sempre verdi!
Con l’orchidea non funziona così, purtroppo. Servono maggiori cure, ma se mi impegno dovrebbe filare tutto liscio. Non voglio farle fare la fine dei numerosi pesciolini rossi che mi sono passati tra le mani da bambina. Quelli che si compravano alle feste popolari, per intenderci, e che dopo qualche settimana ritrovavo a pancia sopra. Che pena mi facevano. Eppure, cambiavo sempre l’acqua (cosa non semplice perché saltavano fuori) gli davo da mangiare… certo ogni tanto battevo le dita sul vaso per farli spaventare un po’, ma ero pur sempre una bambina! Non ho più comprato pesciolini rossi da anni, credo mi sia rimasto una sorta di trauma.
Tornando all’orchidea voi avete qualche consiglio pratico per me?! Niente fertilizzanti chimici, sono contraria. L’unico che utilizzerò sarà quello delle leguminose, per azotare il terriccio.
Anna Simone
P.S. E’ pur sempre una pianta… se mi avesse affidato un bambino sarebbe stato decisamente più complicato, no?
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L’orchidea non l’ho mai coltivata perché, bella com’è, mi ha sempre messo soggezione. Ma mi ha detto il fioraio che, semmai dovessi un giorno averne, non dovrò mai fare l’errore di buttarla via quando perde i fiori e il suo verde! Bisogna continuare a curarla come prima perché è destinata a germogliare di nuovo. Si è fatta la nomea di pianta delicatissima perché in molti a questo punto gettano la spugna. Vaporizza ogni tanto le foglie, e ogni settimana metti il vaso in una bacinella colma d’acqua fino a vedere la superficie umida (io, per esempio, annaffio così il papiro o le talee di ortensia radicate). Il terricco deve essere sempre morbido ma mai saturo, come per la maggior parte delle piante. Mi raccomando, deve stare al caldo e in ambiente protetto!! Buona fortuna! 🙂 P.S.. E’ molto bella!!
Paola grazie mille per le “dritte”!
Il posto adatto credo di averlo individuato… darle la giusta dose di acqua invece mi sembra un po’ complicato 🙂
Cmq faccio come mi hai illustrato e speriamo bene…